INTIMO MORTALE
Sprofonderò incontrollabile
lungo il percorso
di una vuota stanza,
teatro spento
di un’opera finita.
Togliendo la maschera
La mia lacrima sarà:
Una goccia di nero inchiostro su marmo bianco.
Storpiato dalle cicatrici della mia esistenza
Mi vergognerò di mostrarti il volto,
L’intimo mortale della mia finzione scenica.
In questo sepolcro
Il sentiero non esiste, né la via della saggezza.
Alla lapide del passato
Indelebile resterà la scritta:
“Qui giace colui
che dell’amore ne fece il pianto,
della passione il lamento,
della speranza l’averno.”