In Bilico Contrario
A volte ci arrampichiamo sulla nostra solitudine, e oppressi dal peso delle nostre preoccupazioni non ci accorgiamo di essere in caduta libera. E quando si guarda in basso e non si vede la fine, si misura il baratro attraverso una sensazione interiore non empirica ma comunque precisa: si ha l'essenziale percezione di sprofondare nell'ignoto.
È allora che dal nostro inconscio ci richiamano alla vita i nostri morti, suggerendoci appigli cui tendere le braccia, allo scopo di aprire le nostre mani e frenarci in un recondito nascondiglio interiore.
In quei momenti restiamo in bilico contrario, appesi per forza pur senza energie, mentre le nature incorporee cui è concesso manifestarsi ci volteggiano attorno, perturbando il nostro stato di equilibrio instabile.